Un libro che racconta un viaggio può portare con sé un grande dono: la capacità di aprire un mondo interiore fatto di sensazioni, emozioni e riflessioni. Viaggiare non necessariamente significa partire da un luogo per raggiungerne un altro così come turista e viaggiatore non sono la medesima cosa.
Per essere viaggiatori instancabili ciò che conta davvero è il coraggio di sapere quando partire, quando fermarsi, quando cambiare percorso e quando tornare. Si può viaggiare rimanendo immobili nella propria stanza, sfogliando un libro, oppure veleggiando sul mare con una barca. In “Passaggio in Egeo.
Note di viaggio” Edizioni Helicon, Anna Emanuela Tangolo racconta con leggerezza e assenza di gravità e, allo stesso tempo, profondità sapienzale e curiosità cristallina, un viaggio attraverso l’Egeo che, con le sue isole, è stato da sempre ponte fra oriente ed occidente e liquido amniotico per la civiltà Europea.
Questa narrazione, snodata grazie ad un linguaggio semplice ed incantato, porta alla luce l’importanza di tornare alle radici per affrontare il presente e rilanciare i rapporti umani, la fiducia nel futuro, la voglia di intraprendere nuovi viaggi fisici e metaforici.
Oggi più che mai, dopo una pandemia che facciamo fatica a buttarci alle spalle, un’emergenza climatica tutta da gestire e le guerre che affliggono il Pianeta abbiamo bisogno di recuperare la possibilità di volgere lo sguardo verso nuovi orizzonti, di tornare a credere nei rapporti umani, di poter ristabilire un’armonia fra l’uomo e la natura.
Nella filigrana di una narrazione nitida ed elegante, grazie alla quale l’autrice accompagna oniricamente il lettore in un viaggio alla scoperta di luoghi affascinanti e di incontri con personaggi reali ma che evocano il mito e i suoi significati archetipici, si possono cogliere messaggi di fede e di speranza per un domani migliore di cui tutti abbiamo bisogno.
